MotoGP: L’omaggio del circuito e del figlio al pilota scomparso Jerez-Ángel Nieto
Siamo al MotoGp in Spagna, dove oggi si sono svolti una serie di eventi istituzionali in omaggio al 12+1 volte campione del mondo delle due ruote Ángel Nieto, scomparso l’estate scorsa. Uno dei momento più importanti è stato sicuramente il cambio di nome del tracciato, che a partire da oggi si chiamerà Circuito de Jerez-Ángel Nieto. "È nella forza dell’uomo sapersi rialzare dopo le cadute, ma non tutti riescono a farlo". Così la famiglia Nieto, oggi, ci ha insegnato una nuova forma di evidente resilienza.
Non più tardi di nove mesi fa un incidente, che potremmo definire banale se non fosse risultato fatale, ci ha privato di uno dei più grandi e carismatici campioni della storia del motociclismo.
Ciò che poteva sembrare un simpatico divertimento, come l’uscita in quad nella calda Ibiza nell’estate 2017, si è tramutato in tragedia irridendo tutti i rischi vissuti e corsi in una carriera sportiva come quella del pilota spagnolo. I suoi figli Gelete, Pablo e Hugo durante la conferenza stampa di oggi presso il circuito di Jerez de la Frontera , proprio ieri dedicato al padre, hanno presentato la ‘Fondazione Angel Nieto’, insieme a loro il patron Carmelo Ezpeleta e l’amico di una vita Jorge Martinez ‘Aspar’.
Tutti uniti nel ricordo commosso di Angel e nella fervida volontà di creare e sponsorizzare qualcosa di visionario, pratico e utile, incarnando l’essenza di Angel stesso. La finalità di questa fondazione è sostenere le persone e le famiglie che hanno subito delle perdite, o comunque degli incidenti stradali gravi, con un sostegno fattivo a 360 gradi e nell’ambito sportivo sostenere una cantera di giovani piloti che possano giocarsi al massimo le loro opportunità per diventare professionisti delle due ruote.
Si sono susseguite indicazioni precise su quello che potrà essere il processo evolutivo di questo progetto, tra cui anche la volontà di creare un museo dedicato al pluridecorato Angel, così come alcuni ricordi e aneddoti della sua vita, lo stesso Carmelo Ezpeleta, che ha definito la giornata agrodolce, combatte tra la tristezza della mancanza e il sorriso tipico e costante dell’amico Angel Nieto.
Con precisione, ricorda lo stesso Ezpeleta, quando offrirono a un giovane Angel Nieto la possibilità di lasciare le due ruote per proseguire nell’automobilismo ma lui, senza esitazioni, espresse la volontà di rimanere legato al mondo delle moto, identificando con questo gesto la forza e la determinazione che, insieme ad altre virtù lo hanno contraddistinto come uomo e come pilota.
Di tutto quello che è stato fatto e detto quest’oggi in questa conferenza, in questa sala stampa tanto accattivante quanto tecnica (e forse un po' fredda) una cosa è brillata come un lampo di luce, ad una battuta scambiata con complicità e gioia, Pablo Nieto ci ha regalato un sorriso onesto, radioso e contagioso, forse è proprio questa la magia che insieme a questioni genetiche e spirituali, fa sì che il progetto parta sotto la luce di una buona stella e, citando Angel Nieto, che probabilmente ancora gode della puzza di benzina e della frastuono dei motori, anche noi auspichiamo che questa iniziativa abbia il giusto risalto e sostegno da parte di un mondo frenetico ma anche sincero: “Bonito, Bonito, Super Bonito!”
Stefano Pigolotti
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