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Studi in psicologia: i principali percorsi (e gli sbocchi lavorativi)



Negli ultimi anni la facoltà di psicologia ha conosciuto un costante aumento di iscrizioni, con una particolare impennata nel 2020. Un trend positivo che fa ben sperare per il futuro, visto che, con la pandemia, le richieste di intervento psicologico negli ospedali sono aumentate del 30% nel 2020 e, stando ai report dell'Ordine degli psicologi, nelle scuole 8 genitori su 10 richiedono la presenza di uno sportello scolastico. Lo psicologo sarà dunque una figura professionale sempre più richiesta e ci sarà finalmente una possibilità di riscatto per l'intera categoria, da sempre relegata ad un ruolo marginale nella sanità del nostro paese. Basti pensare che l'Italia è ultima in Europa per assistenza psicologica con 5,3 psicologi ogni 100mila abitanti. Lo psicologo, oltre a svolgere un ruolo indispensabile per la tutela della salute pubblica, può anche inserirsi in altri ambiti, con mansioni di tipo giuridico, assistenziale e di gestione delle risorse umane. Vedremo insieme i principali percorsi e gli sbocchi lavorativi. 

Psicologia clinica 

La psicologia clinica è il percorso più lineare e più diffuso per chi studia psicologia. Lo psicologo clinico consegue i 5 anni del corso di laurea in psicologia e, con l'esame di stato, ottiene l'iscrizione all'albo per svolgere la professione. Lavora in strutture pubbliche e private che operano nel campo della salute con l'obiettivo di ristabilire un equilibrio psicologico in persone affette da disturbi della personalità e problemi relazionali. Il suo lavoro può essere svolto anche in autonomia con l'apertura di uno studio privato. Lo psicologo clinico può anche specializzarsi in specifici disturbi con corsi di specializzazione online nelle università telematiche come Unicusano, uno degli atenei online che presenta un’offerta particolarmente ampia. Circa il 90% degli psicologi però prosegue la strada della specializzazione in psicoterapia, che è un percorso triennale post laurea, accessibile anche ai medici, che consente di occuparsi di disturbi psicopatologici con percorsi di trattamento più strutturati. 

Psicologia forense 

La psicologia forense è una delle specializzazioni che ha conosciuto un aumento di interesse negli ultimi anni. A differenza dello psicologo clinico, lo psicologo forense lavora nei tribunali come consulente per individuare la stabilità psicologica degli imputati, la loro capacità di intendere e di volere e considerare eventuali pericolosità sociali in persone coinvolte in processi penali. Per specializzarsi in questo settore è necessario conoscere gli argomenti di un master in psicologia giuridica per acquisire le competenze giuridiche-legali che consentono di conciliare le valutazioni psicologiche con quelle forensi. Una delle specializzazioni più richieste in questo settore è quella del criminologo, una figura professionale che risulta particolarmente affascinante per la grande diffusione mediatica che ha. Il criminologo ha il compito di tracciare il profilo psicologico di individui che hanno commesso o che potrebbero commettere dei delitti, come i serial killer, valutando anche l'origine di eventuali disturbi. Può inoltre occuparsi del recupero psicologico di persone condannate, garantendone un rientro in società in sicurezza. 

Risorse umane

Come abbiamo anticipato, lo psicologo può lavorare anche in contesti non immediatamente collegati alla salute. Uno degli impieghi più comuni è quello della gestione delle risorse umane nelle aziende, un ruolo strategico che ha l'obiettivo di garantire benessere ai lavoratori e ai responsabili d'azienda. Lo psicologo addetto alle risorse umane infatti ha il compito di selezionare il personale e di seguirlo nel suo percorso valorizzandone le capacità attraverso piani di incentivazione alla carriera, sostegno nell'affrontare eventuali problematiche e pianificazione di corsi e aggiornamenti per migliorare le prestazioni.


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