A Milano nasce il primo museo dell’acqua pubblica
È stata inaugurata poche settimane fa a Milano, in via Cenisio, a pochi passi da Cimitero Monumentale, la nuova Centrale dell’Acqua di Milano, splendido esempio di protorazionalismo e liberty milanese. Entrata in azione nel 1906, si tratta di una delle più antiche centrali di pompaggio dell’acquedotto cittadino, e ora è rinata diventando il primo spazio interamente dedicato all’acqua pubblica.
Gli ambienti sono stati riformulati per creare un luogo a disposizione di tutti, nel quale concentrare un calendario di attività interdisciplinari per far conoscere l’acqua pubblica, incontrare chi lavora in questo mondo, organizzare laboratori interattivi, dibattiti e momenti di formazione, strutturando l’edificio in cinque aree immersive:
Tutto questo in un raffinato gioco di cromatismi: il blu del logo, degli elementi grafici, dei pattern sulle pareti e dei complementi d’arredo su misura. Il rosso delle piastrelle esagonali del pavimento richiama quello dei mattoni della facciata; il bianco luminoso delle pareti e delle immense vetrate, e il grigio scuro del ferro battuto di matrice liberty. Dentro c’è tutta Milano, il suo equilibrio, la sua operosità, il suo sguardo al futuro.
Gli ambienti sono stati riformulati per creare un luogo a disposizione di tutti, nel quale concentrare un calendario di attività interdisciplinari per far conoscere l’acqua pubblica, incontrare chi lavora in questo mondo, organizzare laboratori interattivi, dibattiti e momenti di formazione, strutturando l’edificio in cinque aree immersive:
- Accoglienza
- Library: spazio meeting dedicato a team di lavoro e piccoli gruppi, oltre che alla consultazione dei libri in prestito o da acquistare
- Salone centrale: è nucleo pulsante dell’antico impianto, dove si sente e si vede l’acqua di Milano scorrere. Nel vecchio locale pompe idriche, attraverso visori 3D, il visitatore è protagonista dell’operatività della centrale. Tre banner verticali riprendono i pattern degli stati dell’acqua, accompagnando il visitatore ed esaltando l’altezza e i dettagli dello spazio. Un’immensa proiezione sulla parete centrale evoca immaginari subacquei mentre all’interno del salone si può fruire della ricchezza dei suoi contenuti storici, fotografici, cartacei e digitali
- Area Multifunzionale: qui si terranno eventi, townhall, conferenze, spettacoli e workshop perchè il luogo è stato progettato per riprodurre scenari totalmente differenti a seconda delle occasioni. Le pareti sono ricche di grafiche che raccontano della qualità dell’acqua e le analisi delle caratteristiche. Un nuovo soppalco trasparente ospiterà mostre e installazioni temporanee, lpermettendo al contempo la visione dell’area su cui è sospeso e un affaccio sul locale pompe
- Virtual Reality: è la dimensione più gassosa (digital) della nuova centrale, in cui la tecnologia sorprende i visitatori e li coinvolge a 360 gradi in una esperienza al confine tra virtuale e reale
Tutto questo in un raffinato gioco di cromatismi: il blu del logo, degli elementi grafici, dei pattern sulle pareti e dei complementi d’arredo su misura. Il rosso delle piastrelle esagonali del pavimento richiama quello dei mattoni della facciata; il bianco luminoso delle pareti e delle immense vetrate, e il grigio scuro del ferro battuto di matrice liberty. Dentro c’è tutta Milano, il suo equilibrio, la sua operosità, il suo sguardo al futuro.
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