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ARTISSIMA 2018 A TORINO

A Torino dal 2 al 4 novembre 2018 torna Artissima, fiera di arte contemporanea che ha raggiunto la venticinquesima edizione. Diretta per il secondo anno da Ilaria Bonacossa, inaugurerà giovedì 1 novembre, e aprirà le porte ai suoi oltre 50.000 visitatori da venerdì 2 a domenica 4 novembre all’OVAL di Torino. Riconosciuta a livello internazionale per l’attenzione alle pratiche sperimentali e come trampolino di lancio per artisti emergenti e gallerie di ricerca, Artissima è un appuntamento unico, che attrae ogni anno un pubblico di collezionisti, professionisti del settore e appassionati.



Il tema dell’edizione 2018 è “il tempo” (Time is on our side – Il tempo è dalla nostra parte), proposto come flusso dinamico, in grado di imprimere il ritmo del cambiamento, preservando la sospensione temporale dell’emozione dell’opera d’arte. La fiera parte sempre dalla propria storia e dalla propria identità, segnata dalla coerenza di un percorso volto al rinnovamento e alla sperimentazione costante ma sempre capace di mantenere viva la propria riconoscibilità, per partecipare alla costruzione della futura storia dell’arte. La vitalità di Artissima e la sua forza innovatrice si riverberano su tutta la città, grazie alla collaborazione attiva con numerose istituzioni pubbliche, musei, fondazioni, gallerie e, di riflesso, con i progetti culturali del territorio.

Fra le espressioni del tempo, si trovano il tempo creativo di Artissima Junior in cui i giovani visitatori della fiera, insieme a una artista, produrranno una grande installazione ambientale; il tempo della convivenza e della co-progettazione sonica e visiva della nostra “Experimental Academy” per trasformare la fiera in uno spazio per la creazione e la formazione di giovani artisti; l tempo della condivisione e del gusto di una cena d’artista per sperimentare nuove modalità di condivisione; il tempo della commemorazione di grandi artisti. Il tempo di Torino, una città sospesa tra passato e futuro, tra tesori egizi e installazioni contemporanee, tra glorie reali e ricordi operai, tra razionalismo ingegneristico e magia.

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