Header Ads

Industria automotive, nonostante i robot nel mondo aumentano dell’11% i posti di lavoro

Da diverso tempo si parla del fatto che numerosi posti di lavoro sarebbero a rischio per la crescente robotizzazione nei processi produttivi, sia industriali sia nei lavori d’ufficio. Negli ultimi anni le tecnologie informatiche e digitali stanno facendo passi da giganti e tra software, algoritmi e robot sarà sempre più difficile per le persone trovare posti di lavoro non specializzati.



Secondo uno studio di Bloomberg Intelligence, delle 13 multinazionali più grandi dell’industria dell’automobile, con almeno 100 mila dipendenti, ben 11 dal 2013 ad oggi, al netto degli investimenti in tecnologie di nuova generazione, hanno aumentato il numero di assunzioni. Si tratta, complessivamente, di 3,1 milioni di nuovi occupati, l’11% in più rispetto al 2013. Ciò che ha favorito le assunzioni è stato il fatto che negli ultimi anni l’industria automobilistica dei mercati emergenti è cresciuta notevolmente, come in Cina, e ciò ha richiesto l’assunzione di molti lavoratori.

L’apparente paradosso si spiega con il fatto che, almeno per quanto riguarda l’industria automobilistica, tutti i lavori che è stato possibile automatizzare, sono stati automatizzati già da tempo, e al momento l’investimento tecnologico è nei campi del software, della ricerca, sviluppo e innovazione, della gestione dei dati. Di conseguenza, le società del comparto automobilistico sono alla ricerca di figure professionali competenti nei nuovi settori tecnologici.

A livello mondiale, delle 13 aziende automotive più grandi, solo General Motors e Nissan hanno registrato una sensibile riduzione del personale, ma non a causa dei maggiori investimenti in industria 4.0, piuttosto per le scarse vendite che hanno segnato soprattutto il 2017.

Nessun commento