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INTERVISTA A STEFANO SELETTI

Su Domus si può trovare un’interessante intervista a Stefano Seletti, patron dell’azienda che ha fatto dell’arte e il design il centro delle se attività. Le collezioni che contengono arte si fondono con le icone della vita quotidiana, inviano un messaggio di forma e funzionalità, trasmettendo ai propri clienti una visione per uno stile di vita unico, personale e divertente. Oggi Seletti punta su nuove produzioni, un viaggio continuo all'interno dell'idea di bellezza.



Quali sono le esperienze e gli incontri che ti hanno portato a diventare un creativo?


L’approccio alla creatività è nato grazie ai primi viaggi che ho fatto in Oriente insieme a mio padre. Non ero ancora maggiorenne quando, poco prima di iniziare l’anno della maturità, mi ha detto: “Ho deciso che devi venire con me, andiamo 24 giorni in Cina”. Questa proposta così folle è stata l’occasione della svolta. Vedere quei Paesi mi ha collocato in una realtà totalmente diversa, quasi come fossi salito sulla macchina del tempo e tornato indietro di decenni.

Le caratteristiche che deve avere un collaboratore per entrare nel tuo team?


L’entusiasmo, la voglia di appartenere a questo che, innegabilmente, è un progetto un po’ folle. Mi sono ritagliato una nicchia creando un prodotto che ha sovvertito le regole: prendere quello che già c’è e sovvertirlo, cercando di trovare l’inedito. Non seguiamo un percorso strettamente connesso al mondo del design, siamo creativi, vogliamo andare fuori strada. Chi viene qui conosce la direzione. Aspetto di trovarmi davanti una persona che somigli ai nostri prodotti: gioiosa e leggera.

Quanto conta l’ambiente per chi svolge un lavoro come il tuo e quanto spesso senti l’esigenza di doverti spostare, per alimentare nuove visioni?


Crescendo è cambiato anche il mio modo di alimentare la creatività. Da irrequieto che ero, oggi sono sicuramente più riflessivo, cerco stimoli legati anche ad altri mondi. Osservo molto le persone, soprattutto le mie figlie e le mie nipoti, ho un panorama generazionale che mi rende spettatore attivo di tante sfumature. Questo è sicuramente utile per offrire al consumatore qualcosa che si aspetta, in una veste rinnovata. Cerco di proporre prodotti esclusivi, inediti, curiosi ma accessibili.

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